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La pattuglia
( racconto tratto da El Alamein agosto 1942 )
È notte e il sonno non viene. Non so perchè forse son sveglio da sempre.
La luna che seguo con occhi febbrili sgusciare tra i cigli,
mi appare come una stanca creatura in cerca di un qualunque giaciglio tra i picchi rocciosi
che rompono le basse colline alle spalle del fronte.
E trova il suo asilo anch'essa
e il chiarore lentamente si estingue.
Un istante è passato quello che viene è dilagante buio che affoga ogni cosa.
La pattuglia è una macchia più scura immobile contro la roccia
dove si apre il varco nel filo spinato.
È l'ora: l'ordine è un bisbiglio.
I ragazzi si muovono si tuffano nella notte spariscono.
Adesso non sono neppure ombre e neppure fantasmi velati di nero
vaganti per brulli pendii erte sudate anfratti e pianori sassoni:
non sono che notte confusi con cielo di un grigio profondo laggiù ove il nulla è ancora qualcosa.